Dropkick Murphys

Da ItaChan.
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La stanza è buia, illuminata solo dalla luce bluastra proveniente dal monitor. Nell'aria un lezzo di tabacco misto a hashish, nel portacenere un mozzicone. Gianluca indossa una maglietta degli SKA-P, di fianco alla porta è appesa una giubba verde militare con bandierina tedesca ad altezza spalla, sulla mensola alcuni libri di scuola ed alcuni volumi apparentemente intonsi, tra cui "IL CAPITALE" ed "IL LIBRETTO ROSSO". Il testone riccio del gianlu si agita di fronte allo schermo mentre, guardandosi bene dallo spegnere quella lucina sulla tastiera, esprime la sua opinione in rete. "LO SO SONO PATRIOTTICI" - dice - "QUINDI FANNO CAGARE". "INNEGGIANO ALLE TRADIZIONI, IL CHE è CONTRO IL MATERIALISMO E LA CONCEZIONE MARXISTA". Piccola pausa. Occhiata veloce al monitor, espressione compiaciuta. "INNEGGIANO ALLA BANDIERA, ALLA PATRIA E AI SOLDATI AMERICANI..." altra pausa. Sguardo rivolto al soffitto, come a voler cercare per aria le parole per definire un crimine tanto atroce. Nulla di originale affiora. "...il che va condannato senza SE e senza MA". Sorride, "i compagni capiranno" pensa. Il post è ormai terminato. La mano si muove per cercare il mouse, perso nell'oscurità. *SCRACK*

Gianluca urla a pieni polmoni, fulmineamente ritrae la mano maciullata e tenendosela stretta al petto con quella sana si volta di scatto a guardare con occhi gonfi di terrore la figura che si erge su di lui. Un uomo dall'età indefinibile, in smoking e con in mano un bastone da passeggio lo scruta da dietro il collant di colore verde che ha calato sulla faccia, evidentemente atto a celare la sua reale identità. "Io sono Anonimo" egli dice con voce metallica. "Io non perdono, io non dimentico." Gianlu rinviene per un secondo dallo shock e fa in tempo a balbettare un "Cos..." prima che il secondo fendente impatti preciso sulla sua tempia sinistra, fratturandogli la calotta cranica e schizzando sangue e frammenti d'osso sul muro.