Mediterraneo
Testo apparso su /b/ di Diochan nell'estate del 2009, in un thread di racconti bellici riguardanti i nonni degli utenti.
Testo
Mio nonno fu stanziato su una piccola isola greca e questo probabilmente gli salvò la vita.
Niente combattimenti, niente liti, niente problemi per controllare la docile popolazione che aveva capito già da subito che quel drappello di occupatori italiani non era pericoloso.
Vennero dimenticati su quell'isola dal regime, alla fine legarono moltissimo con l'isola e la gente del posto, mi ha raccontato spesso di partite di calcio interminabili sulla spiaggia e di quando addirittura gli rubarono le armi e furono proprio gli isolani a fornirne di nuove.
Avevano la radio fuori uso e scoprirono solo dopo diversi mesi che la guerra era finita, lul.
Non tornarono nemmeno tutti a casa da quanto si trovavano bene, un soldato si sposò con una ex-prostituta locale e resto a vivere lì, mio nonno tornò dopo anni a fargli visita e ci trovò anche il suo sergente che deluso dal ritorno alla realtà del declino fascista ci si trasferì poco dopo la fine della guerra.
Mi raccontò anche di un commilitone impazzito che durante lo stanziamento disertò e tentò di tornare in patria con una BARCA A REMI e pare ci riuscì. Dovrebbe fare il conduttore di Zelig adesso.
