Robottoni

Da ItaChan.
Versione del 30 set 2009 alle 19:53 di Tom Metzger (discussione | contributi) (Creata pagina con 'Copypasta apparso nel settembre 2009. ==Testo== Ciao /b/, vorrei condividere con te un sogno che ho fatto questa notte.<br><br>Il sogno comincia a notte fonda, so di avere una f…')
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Copypasta apparso nel settembre 2009.

Testo

Ciao /b/, vorrei condividere con te un sogno che ho fatto questa notte.

Il sogno comincia a notte fonda, so di avere una fretta del diavolo anche se non so perchè, arrivo in macchina in un quartiere in cui sono vissuto diversi anni prima e, dopo aver parcheggiato a cazzo scendo e mi fiondo verso un vecchio condomininio (in cui nella realtà avevano abitato per un certo tempo due miei amici d'infanzia, uno dei quali poi deceduto in maniera rocambolesca).
Dopo aver salito svariate rampe di scale arrivo su di un pianerottolo illuminato a giorno e gremito di persone, apparentemente è in corso una sorta di fiera/mostra mercato di libri, modellini, abiti bizzarri, ecc...
Completamente dimentico dei miei doveri mi aggiro per un tempo indefinito tra le bancarelle fino a che la mia attenzione viene attirata da una sala che ospita dei modelli in scala (ma neanche tanto)di vecchi treni e sommergibili.
Poi, come succede spesso nei sogni la stanza e la realtà si trasformano e mi ritrovo ad assistere ad una rumorosa parata per le vie della citta (questa volta in pieno giorno), davanti a me sfilano, sospesi per aria, enormi fregate e sottomarini da guerra, talmente grandi che guardarli dal basso verso l'alto mi da le vertigini.
Tra la folla che applaude la sfilata si aggirano soldati addobbati in una pseudo uniforme nazista, nessuno, me compreso, li considera una presenza ostile, a quanto pare stanno li per occuparsi della sicurezza, dell'organizzazione o di chissà cos'altro.
Ancora una volta la realtà shifta intorno a me: sono tornato nel pianerottolo del vecchio condominio, questa volta buio e silenziono, come ci si aspetta che sia a notte fonda.
L'atmosfera è pesante, dalle finestre filtra poca luce, una manciata di soldati sono di guardia a quello che mi appare subito come un improvvisato quartier generale nazista, al mio passaggio mi indicano un appartamento, sempre senza parlare.
L'appartamento lo conosco, è una versione distorta di quello in cui vivo attualmente (in un'altra parte della città), anche qui le luci sono spente ma non fatico a raggiungere la mia destinazione.

Quando entro nel piccolo bagno mi accoglie una figura di spalle intenta a scrutare dalla finestra aperta.

È il Fuhrer.
Non ha l'aspetto dell'Adolf Hitler che si vede nelle foto storiche, nemmeno una vaga somiglianza fatta eccezione per i capelli scuri ma nel mio sogno è comunque il fhurer del nazismo.
Ed io improvvisamente so di essere un suo ufficiale.
Si volta e mi fa un cenno, io impacciato non so se devo mettermi sull'attenti, fare il saluto militare con la mano alla fronte o quello nazista con il braccio teso, non ricordo cosa faccio e fortunatamente ad Hitler sembra non interessare troppo così gli consegno un plico che non sapevo nemmeno di avere in mano e comincio il mio rapporto.
"Le storie sul robot delle forze alleate sono vere mio fuhrer, il mazinger è stato completato(giuro, dicevo proprio così), io l'ho visto in azione."
Il resto del rapporto è un po confuso ma le prospettive non sono rosee, ricordo immagini riprese dalle trincee del gigantesco mazinger che devastava interi plotoni di carri armati, alla fine dico più o meno chiaramente che se non sviluppiamo un'arma capace di combattere il robot alleato siamo finiti.
Quando termino il mio rapporto Hitler sembra invecchiato precocemente, svuotato di tutte le sue forze. Anche l'atmosfera marziali di poco prima si è persa, quasi gli darei una pacca consolatoria sulla spalla.

A questo punto guardiamo fuori dalla finestra (siamo sempre nel minuscolo bagno) e scopro di essere almeno al ventesimo piano(di un conodminio che ricordavo averne quattro), sotto di noi si stende un'ampia vallata al cui centro si erge una rozza impalcatura di legno simile a quelle attorno a cui vengono costruiti i carri allegorici di cartapesta.
Sotto i nostri occhi lo strano cantiere si amplia e le strutture diventano via via più complesse e tecnologiche, il fuhrer si volta verso di me, è entusiasta, per qualche motivo che ignoro il merito di quello che sta accadendo è anche mio, tento inutilmente di darmi il contegno richiesto dalla mia posizione ma sono anche io felice come un bambino.

Sopra il cantiere, ormai enorme, arrivano in volo degli elicotteri che portano il primo componente della macchina in costruzione: è il busto di un robot!
È nero lucido, senza ricercatezze stilistiche ma comunque bello, potente.
Mentre lo osservo con gli occhi lucidi e la stessa senzazione di vertigine dei sommergibili stimo che sia grande quanto quello del mazinger, se non più grande.
Poi viene posato al centro delle strutture e mentre innumerevoli riflettori sciamano sulla corazza nera ci rendiamo conto che non è il busto del robot, è solo il suo piede ed una parte dello schiniero!

Il fuhrer si volta verso di me, abbiamo entrambi le lacrime agli occhi, l'atmosfera è quasi amichevole come si vede in certi film di guerra tra soldati e superiori dopo una vittoria o un'azione paticolamente eroica.
Non ricordo più di preciso lo scambio di battute, solo che lui mi comunica la mia prossima missione/destinazione ed io ribatto che il giorno dell'assalto non sarò da nessuna'altra parte che non sia il fronte: voglio assistere al combattimento dei robot con i miei occhi, Hitler mi redarguisce scherzosamente dicendo che questa non è la disciplina che ci si aspetta da un ufficiale nazista, "lo so", gli rispondo sorridendo anche io mettendo mi sull'attenti, "sono un ufficiale egoista, signore."

-FIN-

P.S.
In realtà il sogno non finiva proprio a questo punto, continuava dopo la mia uscita dalla palazzina ma in maniera del tutto differente quindi preferisco terminarlo qui, dissolvenza in nero, titoli di coda.
P.P.S
Non ho nessuna simpatia per il nazismo ne per ideologie simile, non ho neppure guardato La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler quando lo hanno trasmesso qualche giorno fa, mi chiedo da dove sia venuta tutta questa roba, mah...



tl;dr Sono il messaggero di Hitler, il nostro robottone è più grosso del vostro.