Pantera trap

Da ItaChan.
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L'originale risale al gennaio 2008. La storia è stata postata quasi contemporaneamente sia su Diochan che su 4chan. Esiste anche una versione tradotta in inglese, che è leggermente diversa, ma i contenuti restano pressoché gli stessi.

In entrambi i casi, le foto sono prese da un set di Suicide Girls, in particolare quelle della "hopeful SG" Alaya.

Copypasta

HISTORICO FILO

Ok, /b/, questa è la mia storia. E no, non è copypasta, l'ho appena scritto in Notepad e lo incollo mentre lo scrivo.

Sabato scorso ho preso la mia bici e sono andato a un mercato all'aperto per andare a comprare una maglietta di qualche gruppo metal. Parcheggio come al solito la bici vicino al parchetto che c'è nelle vicinanze; ho trovato un punto messo in un modo tale che la bici resti coperta rispetto alla strada da una siepe, che forma un corridoio con un muretto basso; dall'altra parte c'è solo la rampa di un garage delle case vicine.

La bancarella che ho visto non aveva praticamente un cazzo di quello che mi potesse interessare, quindi ho cominciato a rompere le palle alle tipe della bancarella per sapere se avessero avuto qualche maglietta un po' meno commerciale di quelle dei Metallica o dei Megadeth. Non ottengo risposte soddisfacenti, da loro, poi però mentre me ne sto per andare due ragazzine tirano su fugacemente una maglietta dei Pantera e io ci butto un occhio. Loro ovviamente non si rendono minimamente conto di chi siano i Pantera e la mettono giù - probabilmente stavano cercando una maglietta dei Tokio Hotel - io invece subito la prendo al volo e mi lancio dalla tipa con chiedendole la mia taglia. Ci mette almeno dieci minuti a trovarla e la tiro in mezzo perfarmi ridurre il prezzo visto che è una ritardata di merda. Faccio la strada per tornare indietro, prendo in mano la catena della bici e sento una risatina. E poi un gemito mentre metto la chiave dentro il lucchetto. I suoni provengono da dietro il muretto, perciò mi sporgo (non sarà alto più di un metro e qualcosa) e guardo giù.

Da quello che posso vedere ci sono due emo, ragazzo e ragazza, che si baciano. Entrambi hanno i capelli lunghi e il classico vestiario da emo. Nascosti più o meno nella semioscurità della rampa del garage, sono appoggiati a un muro in modo da non poter essere visti, e lui mi è praticamente di fronte, spinto contro il muro dalla ragazza, dapprima facendo un po' di resistenza, poi lasciandosi andare. Lei fa per slacciargli i pantaloni e lui sembra esitante ma fino a un certo punto, e nello spazio di un secondo è lì che gli fa una sega in pieno giorno, senza curarsi che qualcuno li possa vedere. Lui non è messo malissimo come misure, e lei sembra saperci fare con la sua mano mezza guantata da uno di quegli scaldamuscoli a righe sulla mano. Lui è diventato una statua di sale, chiude gli occhi e non dice niente, mentre lei gli si inginocchia di fronte. Si sentono i primi suoni, come qualcosa di bagnato. Lui è ancora inchiodato al muro, lei pare partire molto piano per poi cominciare rapidamente a darci dentro.

La ragazza probabilmente decide che è ora di fare sul serio, e prima che lui possa dire "a!" guarda un secondo in alto, poi scatta con ferocia in avanti e si ferma. Probabilmente ora ce l'ha fino in gola. Io sto sudando veramente freddo solo a vederli. Con tutto che fa freddo, per quello che posso vedere entrambi sono vestiti con roba corta e leggera, mentre io con il chiodo sto gelando. Il movimento ricomincia, lento, ma va bene a fondo, con risucchi sonori e senza sosta, avanti e indietro. Il ragazzo cede, perde un po' della sua immobilità, e comincia ad ansimare pesantemente. Il sottofondo sonoro è troppo anche per me: ho un'erezione devastante e andare in giro con una roba del genere nei pantaloni in un parco pubblico significa chiedere una denuncia. Non posso resistere, quindi guardandomi bene in giro mi decido a tirare fuori l'attrezzatura e prepararmi per una sega veloce. La ragazza è talmente rapida che a momenti soffoca, ma non emette un filo di voce e prosegue. Io spero vivamente che lui non venga prima di me perché non mi andrebbe proprio di essere lasciato a metà.

Il casino che fanno è tale che ormai la discrezione non esiste, e ai suoni di un calippo succhiato avidamente ormai si alternano i conati di vomito soppressi - la ragazza ci sta dando violentemente dentro, va talmente a fondo che si tocca la gola. Sia io che il tizio siamo in rapido avvicinamento al punto di non ritorno. Sono talmente eccitato che non sento manco più il freddo attorno. Ho solo paura che mi sgamino mentre mi faccio le seghe davanti alla mia bici in pieno inverno, ma me ne frego, lo spettacolo è troppo. Loro non sembrano essersi ancora accorti della mia presenza e insistono, nonostante il fatto che dovranno essere piuttosto scomodi soprattutto lei ormai è inginocchiata sull'asfalto da dieci minuti. Lei succhia come se non ci fosse un domani, ormai fa un'escursione di mezzo metro con la testa, tossendo a ogni scatto.

Il ragazzo soffoca un mezzo urlo e lei si inchioda. Probabilmente è venuto. Io sono ancora a qualche colpo di distanza, quindi continuo furiosamente cercando di farla finita in fretta, visto che lo spettacolo è finito, anche se loro sono ancora congelati in quella posa lì. Lei tira su la testa e si passa una mano all'altezza della bocca. Io sono quasi pronto. Oh, sì. Mi sto avvicinando... ci sono... mi accuccio dietro il muro per evitare di essere visto mentre ansimo, anche se sto cercando di essere silenzioso il più possibile. Dai... ancora poco... la tentazione è forte, voglio almeno vederla in faccia... dai. Mi alzo e butto un'occhiata dietro il muretto...

Pochi secondi dopo, il mio orrore è incredibile.

"Lei" è un maschio.

Stanno mano nella mano, ora che è girato nella mia direzione lo posso vedere bene. Capelli lunghetti con il ciuffone davanti agli occhi e tutto, un po' effeminato... io pensavo fosse solo una ragazza un po' magra. Mentre cerco di reprimere la mia eiaculazione, vedo che MI STA GUARDANDO. Mi ha notato. Sta cercando di dire qualcosa, ma la frase gli si gela in gola. Io sono senza parole, come lui, e proprio in quel momento vengo. Tanto. Non tanto come altre volte, ma comunque abbastanza per riempire il muretto di fronte a me, con strisce che si incollano al muro e scorrono a fiumi almeno per qualche secondo. Ancora sconvolto e stordito dall'orgasmo, mi chiudo a fatica i pantaloni, quasi senza poter stare in piedi, con la fretta di riuscire a scappare prima che QUALCUNO arrivi, non importa chi. Inforco la bici saltando in sella, ma mi dimentico che ho la catena ancora dentro la ruota posteriore e cado miserevolmente per terra da fermo, sbattendo il ginocchio e la spalla. Poi, dolorante, in qualche modo, riesco a staccare la catena aprendola con le mani che mi tremano, mentre sento delle voci che si avvicinano. La levo dalla ruota e senza pensare a chiuderla o ad avvolgerla, la strappo via dalla ruota e scappo via con la catena in mano. Non mi fermo praticamente finché non ho fatto quasi un chilometro di corsa, con una catena in mano, neanche fossi un cattivo di Kenshiro.

E ora vi chiedo, /b/: vi piacciono i Pantera?